Disturbi da Desiderio Sessuale

A) DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO

ipE’una malattia riconosciuta ufficialmente dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. La malattia è caratterizzata da una mancanza o assenza di fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale per un periodo di tempo. Per essere riconosciuto come tale deve causare preoccupazione o difficoltà nei rapporti interpersonali, se non addirittura angoscia, afflizione, depressione, scarsa autostima. Ci sono vari sottotipi di desiderio sessuale ipoattivo: può essere generale (mancanza di desiderio sessuale generalizzato) o situazionale (mancanza di desiderio sessuale solo per il partner), è può essere acquisito (iniziato dopo un periodo di normale sessualità) o congenito (la persona non ha mai avuto desiderio sessuale fin dalla nascita). Possibili cause comprendono fattori fisici (bassi livelli di testosterone, alti livelli di prolattina, problemi ormonali, problemi psichiatrici), fattori medici (uso di determinati farmaci), fattori emotivi e relazionali (depressione, ansia, stress, mancanza di fiducia, difficoltà a stare in intimità, malattia cronica del proprio partner). Nel caso acquisito – generalizzato è probabile che ci sia qualche ragione biologica che può essere trattata. Nel caso acquisito – situazionale si può ricorrere alla terapia psicologica o psicoterapia, sia con l’uomo da solo sia con la presenza del partner.

B) DISTURBO DA AVVERSIONI SESSUALI

avversioni sessualiQuesto tipo di disturbo è stato introdotto nel DSMIII e poi nel DSMIV dalla Kaplan che è l’unica che per il momento ha dedicato un manuale al trattamento delle avversioni e fobie sessuali. L’ansia anticipatoria per i rapporti sessuali, induce i fobici a comportamenti di fuga o di evitamento per ridurre l’ansia. Se eventualmente si trovano nella situazione da non poter fuggire, scattano veri e propri attacchi di panico, il che rende penoso il rapporto sessuale. La persona con disturbo da avversione sessuale può presentare un desiderio sessuale ipoattivo e non prova eccitamento e non raggiunge l’orgasmo. Il trattamento terapeutico più indicato, inizialmente è l’esposizione graduata in vivo, che consiste nel far affrontare al soggetto la situazione ansiogena nella realtà. Per situazioni di avversione sessuale generalizzata è impiegata la tecnica ideata da Masters e Johnson “Focalizzazione sensoriale”. Nei casi con forte panico sessuale necessita procedere gradualmente e occorre anche la somministrazione di antidepressivi per innalzare la soglia alla reazione di panico. Per risolvere con successo queste problematiche occorre che lo specialista conosca molto bene il soggetto che ha chiesto aiuto poiché un’errata diagnosi può procurare ulteriori ansie.