Depressione Stagionale
La caratteristica principale della Depressione Stagionale è il presentarsi di specifici sintomi tipicamente depressivi in certi periodi dell’anno. Essa viene anche detta “Sindrome Affettiva Stagionale” o indicata semplicemente con l’acronimo “SAD” dall’inglese “Seasonal Affective Disorder” e fa parte dei vari tipi di Sindromi Meteoropatiche, ovvero di quelle situazioni problematiche dovute alla comparsa di un’insieme di sintomi psicofisici negativi in seguito alle variazioni climatiche e/o stagionali. In generale i periodi nei quali la SAD si può manifestare con maggior frequenza sono l’autunno oppure l’inverno, ma anche la primavera, e spesso la sintomatologia ha un suo miglioramento e/o risoluzione in estate, anche se, sia i periodi con esordio dei sintomi, che quelli con remissione, possono variare da persona a persona. In tal modo la sintomatologia compare solitamente tra Settembre ed Aprile e ha le sue punte più patologiche nei mesi maggiormente freddi quali Dicembre, Gennaio e Febbraio. Altra caratteristica che contraddistingue la Depressione Stagionale è data dal fatto che questo andamento oscillatorio “esordio-remissione” dura per almeno 2 anni, senza nessun periodo di sintomi depressivi non stagionali frapposti. Inoltre perché si tratti davvero di Depressone Stagionale occorre che i sintomi depressivi stagionali non siano legati a cause psico-sociali generatrici di stress, come ad esempio la disoccupazione in un certo periodo dell’anno o gli impegni scolastici come esami finali o appelli universitari tipici di alcuni mesi.
La Depressione Stagionale è molte volte caratterizzata anche da diminuiti livelli di energia, da stanchezza eccessiva, da ipersonnia e da iperfagia, ovvero un incremento di desiderio di sonno e cibo, che provocano diminuzione delle attività ed aumento ponderale.
La Sindrome affettiva stagionale, può anche comportare, al contrario, una diminuzione dell’appetito (inappetenza) e/o della capacità di dormire (insonnia), così come ansia, sbalzi d’umore, suscettibilità e perdita di desiderio sessuale. Sembra che la Depressione Stagionale sia più probabile nelle persone afflitte da Disturbo Bipolare e nelle giovani donne piuttosto che negli uomini (probabilmente per differenti strutture e funzionamenti psico-biologici).Inoltre si ipotizza che alla base di tale sindrome psicologica vi sia la cospicua diminuzione di luce solare tipica del periodo autunnale ed invernale, ed anche il cospicuo cambiamento di temperatura durante questi periodi. Ne è riprova il fatto che la Sindrome Affettiva Stagionale è maggiormente diffusa e probabile nei paesi dove la quantità annua di luce solare è minore e dove fa più freddo (ad esempio Canada, Islanda, Stati Uniti del Nord, Paesi Scandinavi, etc.). In specifico sembra che i cambiamenti di esposizione alla luce solare influenzino il livello di Serotonina del sistema neuropsicologico, con il conseguente calo di umore ed energie, e/o che tale carenza di luce porti ad un abbassamento della quantità di Melatonina, un ormone fondamentale alla base dei ritmi psico-biologici vitali dell’individuo. Tutto questo comporta cambiamenti a livello dei meccanismi psico-fisici i quali, uniti a una o più sfere vitali problematizzate da ulteriore intenso stress, forte ansia, umore altalenante, etc., portano ai suddetti sintomi stagionali e/o ad altre problematiche di tipo psicologico.